L’America di Trump contro il cibo italiano

Il cibo made in Italy, spesso così tanto amato all’estero, è sotto attacco dalla politica dei dazi del presidente americano Donald Trump. Oggi si conclude la procedura di consultazione avviata dal Dipartimento del Commercio (USTR) degli Usa sulla nuova lista allargata sui prodotti europei con la quale scade l’ultimatum sui nuovi dazi da applicare anche ai cibi base della dieta mediterranea made in Italy. Lo fa sapere la Coldiretti che, con una lettera firmata dal presidente, Ettore Prandini, ha scritto ai commissari Ue all’agricoltura Janusz Wojciechowski e al commercio Phil Hogan in vista della missione a Washington DC. Sotto attacco ci sono tra l’altro a vino, olio e pasta made in Italy oltre ad alcuni tipi di biscotti e caffè esportati negli Stati Uniti per un valore complessivo di circa 3 miliardi. 

«Coldiretti apprezza gli sforzi messi in campo per cercare di bloccare la disputa commerciale con l’amministrazione USA, che speriamo possano avere esito positivo, ma vorremmo sottolineare la necessità che la Commissione europea agisca il più rapidamente possibile al fine di evitare ulteriori escalation delle misure di ritorsione che gli USA stanno minacciando di applicare», scrive Prandini nel precisare che «questa non sarebbe la prima volta che gli agricoltori subiscono penalizzazioni da dispute geopolitiche che non sono direttamente connesse con la loro attività». 

Con la nuova black list Trump minaccia di aumentare i dai fino al 100% in valore e di estenderli a circa i 2/3 del valore dell’export del made in Italy agroalimentare in Usa che è risultato pari al 4,5 miliardi in crescita del 13% nei primi nove mesi del 2019, secondo l’analisi della Coldiretti. 

Il vino – precisa la Coldiretti – con un valore delle esportazioni di quasi 1,5 miliardi di euro in aumento del 5% nel 2019 è il prodotto agroalimentare italiano più venduto negli States mentre le esportazioni di olio di oliva sono state pari a 436 milioni anch’esse in aumento del 5% nel 2019 ma a rischio è anche la pasta con 305 milioni di valore delle esportazioni con un aumento record del 19% nel 2019 secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat relativi ai primi nove mesi dell’anno. Se entrassero in vigore dazi del 100% ad valorem sul vino italiano una bottiglia di prosecco venduta in media oggi al dettaglio in Usa a 10 dollari ne verrebbe a costare 15, con una rilevante perdita di competitività rispetto alle produzioni non colpite. 

fonte: Coldiretti
 

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