Emergenza casa, collettivi studenteschi occupano un nuovo studentato «per facoltosi»

Gli attivisti e le attiviste di CUA e SPLIT hanno occupato lo studentato anche come forma di protesta e si rivolgono soprattutto al Rettore dell’Università di Bologna a cui chiedono che sia risolto il problema degli alloggi per gli studenti a Bologna.

Dopo la recente occupazione di uno stabile in via Capo di Lucca da parte del collettivo studentesco Luna, le associazioni, sempre studentesche, CUA e SPLIT hanno occupato il futuro studentato in costruzione Beyoo di via Serlio, 26, in zona Bolognina. Sedici piani di immobile, in cui il prezzo delle stanze sarà dalle 745 euro in su, secondo gli occupanti. Considerato quindi uno studentato per «facoltosi». Un’occupazione avvenuta questa mattina contro l’emergenza casa a Bologna. «Come non crediamo sia per nulla la direzione giusta quella che riguarda un altro immobile in alienazione di proprietà di ASP, quello in via don Minzoni, 12000 metri quadrati, che finirà per l’ennesima volta nelle mani di grandi cordate private internazionali, così come è successo con Camplus, The Student Hotel, ora The Social Hub, e per ultimo Beyoo», fanno sapere gli occupanti. Questi dicono che a partire da oggi occuperanno tutti i piani, uno al giorno. Lo studentato non è ancora pronto, ci sono gli operai per concludere i lavori e prima che questi giungano al termine il CUA e SPLIT lo hanno occupato. 

«Gli amministratori, che scelgono di dare in mano a questi squali il più grande immobile pubblico che ASP ha a disposizione, non fanno altro che alimentare ulteriormente il corto circuito che ci ha portato in questa situazione. Cooperativismo sociale e condiviso fuori dalle logiche della speculazione immobiliare, questa è la cornice che può portare a forme di collaborazione tra il pubblico e il terzo settore nuove e realmente accessibili per tutti e tutte». 

L’occupazione 

Attorno alle 18 di ieri circa 30 persone, tra studenti e studentesse, è entrato in modo pacifico ma con iniziali battibecchi con gli operai del cantiere all’interno del cantiere dello studentato privato Beyoo. Gli attivisti e le attiviste del CUA – a cui nel frattempo si sono aggiunte decine di persone – hanno passato la notte con musica, cibo e qualche birra e al momento sono ancora lì. Gli attivisti e le attiviste protestano e si rivolgono soprattutto al Rettore dell’Università di Bologna, Giovanni Molari, a cui chiedono che sia risolto il problema degli alloggi per gli studenti a Bologna. Poche, pochissime stanze e appartamenti disponibili e quelli che ci sono a prezzi molto alti che non tutti possono permettersi. 

 

foto: Facebook CUA

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