Piccola svolta voluta dal Comune di Bologna nel piano straordinario di concessione per i ‘dehors covid’: dal 1° marzo potranno occupare solo un posto auto. Confesercenti vuole che sia solo per un mese.
Nel centro storico i dehors dei bar e ristoranti dal 1°marzo potranno occupare un solo posto auto e non più due. L’incubo dei residenti che non riescono a trovare parcheggio perché i posti auto sono occupati da sedie e tavolini (molto spesso completamente vuoti) si affievolisce grazie a una piccola svolta voluta dal Comune di Bologna nel piano straordinario di concessione per i ‘dehors covid’. La delibera firmata ieri dal sindaco Matteo Lepore prevede all’interno della ZTL, la riduzione dei dehors a 1 stallo di sosta (pari a 10 mq circa) al posto di quelli a 2 stalli che rimangono consentiti sì, ma al di fuori della ZTL. Tutto questo per liberare una settantina di posti auto i quali, però, rischiano (se si continuano a dare concessioni) di essere occupati da cantieri (che nascono come funghi) per le ristrutturazioni dei palazzi con il famoso bonus 110.
Con la firma della nuova delibera sarà, inoltre, permessa nelle piazze del centro storico, la concessione di “dehors Covid” aggiuntivi o nuovi solo per una metratura massima di 10 metri quadri in luogo dei 20 o 30 precedentemente consentiti. E ancora, la modifica alle concessioni prevede che nelle zone del Quadrilatero, via Belvedere e via San Gervasio, via Santo Stefano, via Righi e via delle Moline, via Altabella e via Fossalta, via Caduti di Cefalonia, via Oberdan e piazza San Martino, via Zamboni, via del Pratello e piazza San Francesco, via D’Azeglio e nelle zone pedonali, siano ampliate le aree libere e di passaggio per «armonizzare l’equilibrio complessivo dello spazio pubblico anche in termini di fruibilità pedonale, carrabile, ciclabile e di sicurezza», riducendo alcuni dehors anche al di sotto dei 30 o dei 20 metri massimi attualmente concessi.
Infine, dal 28 febbraio cesseranno di avere efficacia gli spazi concessi nelle aree verdi e nei parchi con il piano straordinario e non ne saranno concessi nuovi. Gli altri dehors Covid vengono invece prorogati fino al 31 marzo 2022. I pubblici esercizi di somministrazione e i laboratori saranno inoltre esonerati dal pagamento del canone di occupazione di suolo pubblico per i dehors Covid fino al 31 marzo 2022, così come previsto dalla Legge di Bilancio 2022.
Dubbi di Confesercenti
Mentre i residenti del centro storico tirano un mezzo sospiro di sollievo perché poco meno preoccupati su dove lasciare la propria auto la sera quando tornano dal lavoro, le categorie che tutelano i commercianti sono meno contenti. Confesercenti ritiene che le modifiche apportate siano accettabili solo a condizione che ci sia la volontà politica a confermare il mantenimento degli stessi anche in tutto periodo estivo. «Se invece tali modifiche ai criteri di concessione dei Dehors-Covid vanno in vigore solo nel mese di Marzo 2022, il provvedimento appare un’incomprensibile penalizzazione delle attività di pubblico esercizio e un inutile aggravio di lavoro per gli uffici comunali che devono rilasciare una nuova concessione solo per un mese».