Nei cantieri del tram a Bologna stop al lavoro nelle ore centrali della giornata, sarà rispettato?

A Bologna i cantieri del tram si fermeranno nelle ore più calde della giornata, ma resta da capire se le nuove regole verranno davvero applicate o resteranno sulla carta. Lo stop ai lavori tra le 12.30 e le 16, annunciato al termine del tavolo tra Comune, sindacati e l’impresa CMB, riguarda le aree dove l’esposizione al sole è prolungata. Una misura necessaria, vista la persistenza di temperature estreme, ma che si scontra con una pressione crescente sui tempi di consegna del progetto.

I 20 chilometri di tracciato devono infatti essere completati entro le scadenze previste dal finanziamento PNRR. Il sindaco Matteo Lepore lo ha detto chiaramente: «Se non si finisce in tempo, il Comune fallisce». Una dichiarazione che pesa come un macigno sulle reali possibilità di rallentare i ritmi di cantiere in piena estate, quando ogni giorno perso rischia di diventare cruciale.

La riorganizzazione degli orari, secondo quanto emerso dall’incontro, resterà in vigore per tutta la durata dell’ordinanza comunale, anche in assenza del bollino rosso. Il Comune si è impegnato a garantire la flessibilità necessaria per anticipare o posticipare i turni, ma nella pratica si tratterà di capire se l’accordo sarà rispettato o subordinato all’avanzamento dei lavori.

Le condizioni nei cantieri sono già state riviste in parte: pause di 15 minuti ogni ora a partire dalle 10, aree ombreggiate, possibilità di ulteriori soste a richiesta, e spostamento notturno per le operazioni più a rischio come le impermeabilizzazioni. Ma con 869 operai coinvolti e un’infrastruttura da completare nei tempi previsti, l’equilibrio tra tutela dei lavoratori e urgenza dei lavori appare tutt’altro che semplice.

«Tutti i partecipanti al Tavolo di questo pomeriggio esprimono soddisfazione per l’intesa raggiunta», si legge nella nota finale dell’incontro. Tuttavia, nei prossimi giorni le parti dovranno lavorare a un protocollo specifico per definire nei dettagli la nuova organizzazione. La vera prova arriverà però sul campo: quando le temperature sfioreranno i 40 gradi e ogni ora di fermo dovrà fare i conti con la tabella di marcia.

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