Bando sicurezza urbana a Bologna, contributi richiesti da 34 attività economiche

Sono 34 le attività economiche del centro storico che hanno partecipato al bando promosso dal Comune di Bologna per migliorare la sicurezza e la qualità degli spazi pubblici. In totale sono arrivate 29 domande: alcune attività hanno deciso di presentarsi in gruppo, altre singolarmente. Una sola richiesta è stata esclusa per mancanza dei requisiti.

Il bando mette a disposizione 90mila euro per sostenere chi propone interventi utili al quartiere. Si va dalla riqualificazione dei locali all’organizzazione di eventi, dalla cura degli spazi esterni condivisi alla creazione di nuovi servizi per chi vive o frequenta la zona.

Le domande arrivano soprattutto dalle aree San Felice/Riva Reno (14) e San Vitale (9), mentre le restanti 6 riguardano altre zone del centro. Molti progetti puntano a migliorare la sicurezza dentro e fuori i locali, anche grazie alla presenza di figure come gli street tutor. Altri, invece, propongono eventi, campagne pubblicitarie o iniziative sui social, e alcuni interventi mirano a rendere gli spazi più accessibili.

I contributi possono arrivare fino a 4mila euro per chi partecipa da solo e fino a 8mila euro per chi presenta un progetto insieme ad altre attività. In ogni caso, il Comune coprirà al massimo il 90% delle spese.

Al bando potevano partecipare negozi, bar, ristoranti, artigiani e altre piccole imprese con sede nella zona nord del centro storico, a patto che si trovino al piano terra. Sono invece esclusi studi professionali, sale giochi, “compro oro”, “money transfer”, cannabis shop e locali con soli distributori automatici.

In totale, i fondi messi a disposizione con vari bandi sono 730mila euro. Oltre a quello per la sicurezza urbana, ci sono anche bandi dedicati a Ravone, Bolognina, Centro storico, Zona Garisenda e Borgo-Reno.

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