Cambiamento climatico, i quartieri delle città a più a rischio ondate di calore

Le ondate di calore stanno diventando una minaccia crescente, specialmente nelle città. Ma quali sono le aree più vulnerabili e quali lo saranno in futuro? Un recente studio, pubblicato su Earth’s Future, ha cercato di rispondere a queste domande utilizzando Madrid come caso di studio. Il gruppo di ricercatori internazionali, guidato da Raya Muttarak dell’Università di Bologna e Iulia Marginean del CICERO di Oslo, ha identificato i quartieri più a rischio di fronte all’aumento delle temperature, considerando fattori socio-demografici come l’età, il genere e lo status socio-economico.

Le città, calderoni del cambiamento climatico

L’aumento delle temperature globali e delle ondate di calore è strettamente collegato a un aumento delle malattie e delle morti premature. Nel solo 2023, oltre 47.000 persone in Europa sono morte a causa del caldo, con un terzo di questi decessi attribuito al cambiamento climatico causato dall’uomo. Le città, già più calde delle zone rurali circostanti, sono particolarmente colpite.

«Per capire come distribuire e dove concentrare le azioni di lotta al cambiamento climatico nelle città, è fondamentale avere informazioni dettagliate a livello locale», spiega Raya Muttarak. «Abbiamo quindi sviluppato un modello che utilizza dati spaziali e demografici per prevedere i livelli di vulnerabilità alle ondate di calore con una risoluzione geografica molto elevata», aggiunge Iulia Marginean.

Madrid: una città sotto la lente

Lo studio ha preso in esame Madrid, una delle capitali europee più colpite dalle ondate di calore. I ricercatori hanno scoperto significative differenze nella vulnerabilità tra i diversi quartieri della città, legate soprattutto all’età avanzata e al basso status socio-economico.

Ad esempio, il quartiere di El Goloso, dove il 73% degli abitanti ha più di 65 anni, è il più vulnerabile per quanto riguarda l’età. Sul fronte socio-economico, i quartieri nell’area sud-est, come Villa de Vallecas, risultano i più colpiti.

Interventi mirati per un futuro sostenibile

«Le popolazioni più vulnerabili si trovano già oggi nelle aree più svantaggiate della città e la loro condizione peggiorerà senza interventi mirati», avverte Muttarak. Gli autori dello studio sottolineano l’importanza di politiche che riducano le emissioni e migliorino la resilienza delle popolazioni più a rischio.

«Le soluzioni più efficienti sono quelle che coinvolgono direttamente i gruppi sociali più colpiti dagli effetti del cambiamento climatico», conclude Marginean.

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