Uomini violenti contro le donne, un convegno presenta i dati dell’Emilia-Romagna

Il 14 e 15 gennaio si svolgerà online il convegno finale del progetto “Move on” per raccontare il lavoro con gli uomini autori di violenza nelle relazioni di intimità e lanciare la Rete della Regione Emilia Romagna dei Centri del privato sociale per uomini autori di violenza.  

Quanto è efficace il lavoro dei centri per uomini che agiscono violenza contro le donne? Qual è la molla che fa scattare un vero cambiamento negli uomini che si rivolgono a questi centri? Sono alcune delle domande che troveranno risposta il 14 e il 15 gennaio nel convegno finale online del progetto “Move on” dal nome “Disertare il patriarcato. Per un nuovo patto di civiltà tra uomini e donne” per raccontare il lavoro con gli uomini che usano violenza contro le donne. Il convegno, organizzato dall’Associazione Senza Violenza di Bologna in collaborazione con l’Ufficio Pari Opportunità e tutela delle differenze del Comune di Bologna, Casa delle donne, ASP Città di Bologna e ASC InSieme, con il contributo del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, conta già oltre 140 le iscrizioni da tutta Italia. Un’occasione anche per presentare, per la prima volta, i dati totali dei 9 centri regionali.  

I dati della Rete Regionale 

Il convegno sarà l’occasione per lanciare la Rete regionale dei centri del privato sociale per uomini autori di violenza, di cui fanno parte, oltre a Senza Violenza di Bologna, il C.A.M. (Centro Uomini Maltrattanti) Di Ferrara, il CIPM (Centro Italiano per la promozione della mediazione) di Piacenza e Reggio Emilia, il CTM (Centro Trattamento Uomini Maltrattanti) di Forlì e Reggio Emilia, Associazione DireUomo – Spazio ascolto maltrattanti di Rimini, M.UO.VITI (Mai più Uomini Violenti) di Ravenna e Faenza, il SUM (Servizio Uomini Maltrattanti) di Reggio Emilia.  I 9 centri del privato sociale (più del 50% dei 16 soggetti attivi sul territorio emiliano-romagnolo nel lavoro con uomini che usano violenza, secondo i dati del Rapporto 2020 dell’Osservatorio Regionale sulla violenza di genere), accolgono annualmente più del 60% degli uomini che in regione chiedono aiuto per porre fine ai propri comportamenti violenti.  

Secondo i dati raccolti da Senza Violenza tramite la scheda di rilevazione messa a punto nell’ambito del progetto Move On, nel 2020 sono 153 gli uomini che per la prima volta si sono rivolti ai centri per uomini che agiscono violenza della rete del privato sociale. Sommandoli a quelli in percorso da anni precedenti (142), si arriva a un totale di 295 uomini in trattamento (che hanno fatto almeno un colloquio personale o lo hanno chiesto) in uno dei centri della rete regionale. Nella quasi totalità dei casi si tratta di uomini che avevano già usato violenza. 

Ma qual è il profilo di questi uomini che hanno intrapreso un percorso di possibile cambiamento? Gli uomini che si sono rivolti per la prima volta ad un centro del privato sociale nel 2020 hanno un’età media di 40 anni, sono italiani nel 71,3% dei casi, sono in maggioranza coniugati o conviventi e hanno spesso (65,1%) figli/e con la partner attuale. 

I dati confermano inoltre che le situazioni di violenza agite dagli uomini accadono in maggioranza nelle relazioni intime: nel 65,3% dei casi infatti l’uomo che agisce violenza è il partner (coniuge, convivente, fidanzato o amante) e nel 12,4% l’ex partner; nel 6,7% dei casi si tratta di un familiare, più spesso il padre che agisce violenza verso le figlie o i figli. L’uomo è sconosciuto alla vittima della sua violenza solo nel 4,1% dei casi; nella stessa percentuale è un conoscente, mentre nell’1,7% è il datore di lavoro. 

Modalità di partecipazione al convegno 

Il convegno si svolgerà giovedì 14 gennaio dalle 14:30 alle 19:00 e venerdì 15 gennaio dalle 9:00 alle 13.30 sulla piattaforma Zoom (qui il format per l’iscrizione) e in diretta facebook sulla pagina Facebook dell’Associazione Senza Violenza . La partecipazione al convegno è accreditata dall’OASER per 7 crediti formativi, di cui si può fare richiesta direttamente nel format di iscrizione.  

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