I lavori per la realizzazione del tram nel centro storico di Bologna continuano a sollevare preoccupazioni tra i cittadini e le associazioni locali. Confabitare, l’associazione dei proprietari immobiliari, ha da tempo monitorato le problematiche legate alla sicurezza degli edifici circostanti e al rispetto delle normative per la tutela del patrimonio storico, con un focus particolare sui lavori in corso lungo il percorso del tram.
L’associazione ha ricevuto numerose segnalazioni da parte dei suoi associati, preoccupati per l’impatto che le opere potrebbero avere sulle loro abitazioni e, in particolare, sui reperti storici sotterranei lungo le strade coinvolte. In particolare, lungo via Saffi, tracciato che ricalca l’antica Via Emilia, ci sono timori che i lavori possano danneggiare importanti testimonianze storiche. «I cittadini si interrogano su cosa si trovi realmente sotto le strade coinvolte dai lavori e se siano stati eseguiti i rilievi archeologici e statici prescritti», ha dichiarato Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare.
Molti residenti, tuttavia, lamentano una mancanza di informazioni chiare da parte delle autorità competenti, che sembrano essersi espresse poco riguardo a questi temi. In questo contesto, un altro importante elemento è emerso in un cantiere in via Ugo Bassi, dove l’architetto Gianvico Pirazzini, socio di Confabitare ed esperto in restauro edilizio, ha scoperto mattoni antichi di evidente valore storico.
Secondo le normative vigenti, ogni ritrovamento di interesse storico durante le operazioni di scavo deve essere tempestivamente segnalato alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, affinché possa essere avviata una valutazione approfondita. Tuttavia, al momento, non sono state rilasciate comunicazioni ufficiali dal consorzio incaricato dei lavori.
In seguito alla segnalazione, Alberto Zanni ha prontamente informato la Soprintendenza, raccogliendo nel frattempo ulteriori segnalazioni e documentazione da parte dei membri dell’associazione per ottenere un quadro completo delle problematiche emerse. Confabitare, inoltre, ha chiesto chiarimenti sulla realizzazione dei sondaggi richiesti dalla Conferenza dei Servizi per valutare l’impatto dei lavori sugli edifici storici, sul rispetto degli obblighi da parte del consorzio responsabile del progetto e sulla gestione di eventuali ritrovamenti archeologici.
L’associazione ha anche richiesto un incontro con l’architetto Francesca Tomba, Soprintendente per Bologna, per affrontare le criticità sollevate e trovare soluzioni condivise. «Pretendiamo che ogni intervento a Bologna sia realizzato nel pieno rispetto della sua storia e dei diritti dei cittadini. È indispensabile fare chiarezza su ciò che si trova sotto le strade del centro storico e sulle misure adottate per proteggere le abitazioni e il patrimonio storico della città», ha concluso Zanni.
“Voglio tranquillizzare Confabitare e il suo presidente Alberto Zanni.
Come è ovvio che sia, il dialogo con la Sovrintendenza sui cantieri del tram è costante e proficuo.
Ogni minimo ritrovamento viene comunicato all’ente preposto alla tutela dei beni storici e archeologi che puntualmente ci fornisce indicazioni in questo senso”.
La replica dell’assessore alla mobilità Michele Campaniello
«Voglio tranquillizzare Confabitare e il suo presidente Alberto Zanni. Come è ovvio che sia, il dialogo con la Sovrintendenza sui cantieri del tram è costante e proficuo. Ogni minimo ritrovamento viene comunicato all’ente preposto alla tutela dei beni storici e archeologi che puntualmente ci fornisce indicazioni in questo senso».