La parola “Umarells”, termine bolognese ormai entrato nel linguaggio comune, si riferisce a quei pensionati, spesso anziani, che trascorrono il tempo osservando e commentando i lavori in corso nei cantieri. Definiti così anche dalla Treccani, gli “Umarells” sono diventati simbolo di un’iconica figura cittadina grazie allo scrittore Danilo Masotti, che coniò il termine nel 2007.
Dal successo di un blog e un libro, edito da Pendragon e presto divenuto best seller, gli “umarells” sono entrati nella cultura pop italiana, apparendo in canzoni, spettacoli, documentari, app e persino in una storia di Topolino del 2020, Zio Paperone e la formula minacciata. Nel 2017, Bologna ha persino intitolato una piazza agli “Umarells”, nella zona Cirenaica.
Oggi, Masotti dedica loro un nuovo progetto, “Smemorell, il memo degli Umarells”, un libro-gioco che sarà disponibile nelle librerie e online a partire dal 15 novembre. Il cofanetto illustrato da Mauro “Squiz” Daviddi contiene un piccolo libro sulle abitudini degli “anziani urbani” e 42 tessere che ritraggono oggetti e situazioni tipiche della vita degli Umarells.
Il 14 novembre alle ore 21, presso le Cucine Popolari di Bologna, si terrà il primo torneo di “Smemorell”. L’evento, organizzato con Edizioni Pendragon e Fondazione Musica Insieme, è aperto a chiunque voglia provare il gioco in anteprima. L’iscrizione sosterrà le Cucine Popolari, che offrono pasti a persone in difficoltà con grande attenzione alla dignità degli ospiti, e ci saranno premi a sorpresa per i partecipanti.
Danilo Masotti ha commentato: “Mai e poi mai avrei immaginato che dall’incontro fortuito con un anziano signore a passeggio col cane nel parcheggio ghiacciato di un noto cinema di Rastignano (Bologna), alle prime luci della mattina del 4 febbraio 2005, la parola umarell e il suo plurale umarells sarebbero finiti sul dizionario della lingua italiana.”