L’odio, i pregiudizi e le fake news: «#sonofattituoi», un fumetto realizzato per «Una Buona Causa»

È il modo l’ong bolognese CEFA parteciperà al contest di Chi Odia paga, la prima piattaforma italiana di tecnologia legale.

Un fumetto per dire che l’odio, in particolare quello che nasce in rete, #sonofattituoi. È questa la forma con cui il Comitato Europeo per la Formazione e l’Agricoltura (CEFA) – un’ONG nata a Bologna negli anni ’70 e tutt’ora attiva in progetti di lotta contro i discorsi di odio e la discriminazione, a sostegno anche dell’inclusione sociale dei migranti – parteciperà a un concorso indetto da Chi Odia Paga (COP), la prima piattaforma italiana di tecnologia legale. COP è impegnata nella difesa delle vittime di reati d’odio online, nonché promotrice di una chiamata trimestrale rivolta a tutte le associazioni italiane, ossia #UnaBuonaCausa. Il progetto nasce per raccogliere nuove idee per «stimolare e sostenere la creazione e lo sviluppo di iniziative di prevenzione, sensibilizzazione ed educazione, raccogliendo progetti virtuosi contro l’odio online su tutto il territorio nazionale», come si legge sul sito web di COP. Allo stesso tempo però l’iniziativa servirà anche a raccogliere donazioni e ad allargare la rete di partner della piattaforma.

Il fumetto di CEFA risponde alla chiamata di #UnaBuonaCausa e, come si legge nella presentazione online del progetto realizzata dall’ONG, vuole raccontare «esempi molto concreti in cui i protagonisti decidono di rompere il silenzio per dimostrare quanto siano inconsistenti tutti quei comportamenti offensivi e violenti, così come i modi di pensare di chi li adotta». L’autore dell’opera è Valerio Chiola, che l’ha realizzata nell’arco di 5 mesi.

Il fumetto, di cui sono già state realizzate 30 tavole originali a cui se ne aggiungeranno delle altre, è composto da 10 storie che denunciano i fenomeni di odio – e le relative fake news –  a cui, in forme diverse, sono troppo spesso sottoposte le minoranze. La partecipazione al concorso per CEFA ha l’obiettivo, tramite la raccolta fondi, di dare una dimensione fisica all’opera di Chiola, attualmente disponibile solo in formato digitale. Inoltre, qualora le disposizioni anti-Covid in futuro dovessero permetterlo, l’idea di CEFA è quella di portare il fumetto nelle scuole, per discutere con i ragazzi il tema dell’odio razziale

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