Ingoia 13 ovuli di cocaina per sfuggire all’arresto, fermato dai carabinieri in Bolognina

Ha cercato di sfuggire all’arresto ingoiando diversi ovuli di droga, ma è stato bloccato dai carabinieri e portato in ospedale per accertamenti. Protagonista della vicenda un 38enne nigeriano, senza fissa dimora e già noto alle forze dell’ordine, arrestato per detenzione ai fini di spaccio nel quartiere Bolognina.

L’uomo è stato sorpreso durante un servizio di pattugliamento all’incrocio tra via Albani e via di Vincenzo. I militari avevano notato due individui, uno con il cappuccio e l’altro con un berretto da baseball, mentre si scambiavano qualcosa in modo sospetto. Per evitare che si dessero alla fuga, come spesso accade in quell’area segnata dal fenomeno dello spaccio, i carabinieri hanno deciso di avvicinarsi a piedi, scendendo dall’auto di servizio.

Alla vista dei militari, i due si sono dati alla fuga. Solo uno di loro, il 38enne con il cappuccio, è stato immediatamente raggiunto e bloccato. Durante la colluttazione, l’uomo ha più volte tentato di divincolarsi e, nel frattempo, ha ingerito alcuni involucri di cellophane nascosti in bocca, nel tentativo di occultare la droga.

La perquisizione ha permesso di rinvenire nel suo marsupio due involucri contenenti eroina e 210 euro in contanti, suddivisi in banconote di vario taglio. Temendo per la salute del 38enne, i militari lo hanno accompagnato al pronto soccorso. Gli accertamenti medici, compresa una TAC, hanno evidenziato la presenza di tredici ovuli nello stomaco e nell’intestino. I sanitari hanno confermato che il contenuto degli involucri era cocaina.

Una volta espulsa la sostanza stupefacente, l’uomo è stato arrestato e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura di Bologna, portato in camera di sicurezza in attesa del processo per direttissima. L’arresto è stato convalidato. Il giudice ha concesso la libertà con divieto di dimora nella città metropolitana di Bologna, in attesa della sentenza, rinviata per la richiesta dei termini a difesa.

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