Senza contratto si sciopera. Le aziende metalmeccaniche continuano a negare il rinnovo del contratto nazionale (CCNL) ai lavoratori che lo scorso venerdì hanno scioperato anche a Bologna. Il concentramento è stato alle 9,30 a Porta Saragozza, poi il corteo si è diretto presso la sede di Confindustria. Secondo gli organizzatori dello sciopero, Federmeccanica e Assistal avrebbero dimostrato una mancanza di confronto e negoziato. Avrebbero negato l’aumento del salario e, di conseguenza, anche il miglioramento delle condizioni di vita e lavoro.
Le richieste dei metalmeccanici
I metalmeccanici hanno un solo obiettivo: rinnovare il contratto nazionale. Il CCNL rappresenta la necessaria contrattazione tra i sindacati e le associazioni di rappresentanza delle aziende e permette ai lavoratori di farsi rispettare i propri diritti. Con il rinnovo del contratto i metalmeccanici chiedono aumento del salario, riduzione dell’orario di lavoro, aumento della formazione, più sicurezza, per garantire una maggiore occupazione e per rilanciare l’economia.
Corte e presidi di protesta
Allo sciopero di 8 ore di ieri in tutte le Aziende che applicano il CCNL Federmeccanica e Unionmeccanica c’è stata una grande partecipazione di metalmeccaniche e metalmeccanici che si sono riuniti in corteo a Bologna. In tutto, le ore di sciopero messe in campo dalla fine dell’anno scorso sono 24. Venerdì è stato presentato a Milano il primo Piano Industriale della “nuova” Unipol che mette al centro la tutela dei lavoratori. In questa occasione i sindacati hanno organizzato dei presidi in presenza in diverse città italiane, tra cui a Bologna, davanti alla sede di via Stalingrado.