5 prodotti gastronomici e 3 saperi tradizionali riconosciuti con il marchio De.co. a Bologna

La Giunta di Bologna ha riconosciuto cinque nuovi prodotti gastronomici e tre saperi tradizionali con il marchio De.Co (Denominazione Comunale d’Origine), dando ulteriore impulso alla valorizzazione dell’identità culturale del territorio. Queste nuove attribuzioni si aggiungono a un panorama già ricco di specialità, confermando la centralità della tradizione gastronomica e culturale bolognese.

Le nuove eccellenze gastronomiche

Tra le nuove specialità riconosciute con il marchio De.Co. figurano cinque prodotti che raccontano la ricchezza e la varietà del patrimonio gastronomico locale. La Patata di Tolè, eccellenza DOP dell’Appennino bolognese, si unisce al Raviolo dolce di Casalfiumanese, un biscotto ripieno di mostarda che è protagonista di una storica sagra. Altrettanto rilevante è la Vera torta di Imola, nota anche come Torta degli Sposi, un dolce simbolo delle grandi occasioni.

A completare questo quintetto di prelibatezze troviamo lo Scalogno di Romagna, coltivato secondo rigidi disciplinari che tutelano la sua qualità, e i Cappelletti d’Imola, protagonisti delle feste e delle ricorrenze speciali. Questi piatti tradizionali, ora riconosciuti ufficialmente, sono il cuore della cucina bolognese e continuano a rappresentare un legame profondo con la storia e le tradizioni del territorio.

I Saperi tradizionali che rivelano il patrimonio del territorio

Oltre ai prodotti gastronomici, anche tre importanti saperi tradizionali hanno ottenuto il riconoscimento De.Co., rafforzando ulteriormente la cultura locale. Tra questi, emerge la valorizzazione degli Abbinamenti tra vini e cibi del territorio metropolitano, un sapere che unisce la tradizione vinicola e quella gastronomica. Grazie all’iniziativa promossa dalle Associazioni Italiane Sommelier (AIS) Emilia e Romagna, è stato redatto un disciplinare che consente di abbinare i vini tipici della zona ai piatti locali, contribuendo a esaltare i sapori e a migliorare l’esperienza culinaria di residenti e turisti.

Altri due saperi tradizionali che entrano a far parte del patrimonio De.Co. sono il Canto orale della tradizione popolare, promosso dai cori Stelutis e Antonella Alberani, e lo Spillo del Carnevale di San Giovanni in Persiceto, una tradizione che prende vita nelle spettacolari sfilate di Carnevale. Quest’ultimo è un perfetto esempio di come la tradizione carnevalesca si intrecci con la creatività e il folklore del territorio.

Un impegno per la tutela e la promozione delle tradizioni locali

Il marchio De.Co. non solo valorizza i prodotti tipici e i saperi tradizionali, ma sostiene anche le attività artigianali che contribuiscono alla diffusione di queste eccellenze. A questo proposito, nuove realtà artigianali bolognesi, come Nonna Cesira snc, Il Regno della pasta di Spisni Gianluca e Sfoglia Rina srl, sono state inserite nel registro delle De.Co., grazie al loro impegno nell’arte della sfoglina bolognese. Il liutaio Gianluca Poli, con la sua esperienza pluridecennale, è stato invece riconosciuto per la liuteria bolognese, un altro aspetto fondamentale del patrimonio culturale locale.

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